Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha firmato il decreto che stabilisce la riduzione dei distacchi e dei permessi sindacali. Trova così una prima, puntuale applicazione il decreto-legge 112 che prevede la riduzione triennale del 45% dei contingenti attualmente in vigore.
Il provvedimento comporta una riduzione di 237 dipendenti in distacco sindacale a partire dal 1 gennaio 2009 (il loro numero salirà a 710 a partire dal 1 gennaio 2011) e che in questo modo torneranno a disposizione delle amministrazioni di appartenenza. Sempre a partire dal 1 gennaio 2009 verranno inoltre ridotti i contingenti dei permessi orari per un ammontare complessivo di 146.212 ore (saliranno a 438.636 ore a partire dal 1 gennaio 2011).
Secondo il comunicato del Ministero il provvedimento comporterà un recupero di 348 uomo/anno nel 2009 fino ad arrivare a 1.042 uomo/anno nel 2011. Tale recupero di efficienza è stimato in 9 milioni di euro dal 1 gennaio 2009 fino ad arrivare a circa 30 milioni di euro dal 1 gennaio 2011. Con questa misura viene così aggiunto un ulteriore, importante tassello alla strategia di recupero di efficienza nella Pubblica Amministrazione.
Son stime e dati opinabili. E, in ogni caso, il Ministro interviene, ancora una volta, unilateralmente su materie di natura contrattuale. Senza concertazione, senza informazione preventiva e senza nemmeno un incontro fra le parti per spiegare le scelte. Il metodo non è dei migliori e certamente non è condivisibile.
In ogni caso, poiché stiamo parlando di soldi dei lavoratori invitiamo il Ministro ad implementare nei fondi contrattuali le risorse che asserisce di risparmiare con il provvedimento. Sarebbe veramente buffo che il governo pretendesse di incassarli come risparmi.
La rincorsa all’abbattimento dei fondi contrattuali storici e la diminuzione del salario base medio che funge da moltiplicatore al fine di far quadrare le percentuali di rivalutazione con cifre inadeguate sono vecchi trucchi del mestiere di datore di lavoro. E tentare di mettere le oo.ss. sulla sponda opposta di quella dei lavoratori anche.
Ogni sindacalista con un poco di esperienza questi trucchi li conosce bene e non si lascia imbonire così facilmente.
Ufficio Stampa FSI

Il testo del Decreto (in attesa di registrazione alla Corte dei Conti)