La Corte dei Conti ha certificato l’ipotesi di accordo del 14 Maggio 2009 con l’eccezione dell’articolo 10 (risorse aggiuntive regionali). Le osservazioni della Corte quindi riguardano uno dei punti più importanti dell’accordo contrattuale, il comma 3 dello stesso articolo  – che non  avrebbe rispondenza con l’atto di indirizzo -  ma anche le modalità di erogazione dello 0,80%.
Assistiamo quindi ancora al depauperaemnto delle decisioni assunte al tavolo negoziale e alla cattiva abitudine di mettere in discussione a posteriori le scelte effettuate dalla controparte pubblica. Insomma le organizzazioni possono trattare il contratto ma non con chi decide; e poi tutti possono metterci il naso. Questa vicenda dimostra ancora una volta i limiti dell’attuale sistema contrattuale delle aree delle pubbliche amministrazioni.   
Abbiamo già avuto modo di rappresentare in tutte le sedi, parlamentari e di governo che gradiremmo avere al tavolo un interlocutore qualificato e con i poteri decisionali del caso. Possiamo solo constatare che per quanto qualificata l’agenzia non ha i poteri che noi chiediamo.
Le Regioni e il Comitato di Settore  trovino il modo di sbrogliare la matassa o i lavoratori del settore faranno sentire la loro voce in modo forte e chiaro.
La Segreteria Nazionale