Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte; Al Ministro per i Beni Artistici e Culturali Alberto Bonisoli; Al Ministro per l’Economia e le Finanze Giovanni Tria

Signor Presidente,
Signori Ministri,
con la presente siamo a lanciare una proposta sicuramente forte ed innovativa, che potrebbe recare grandi benefici al nostro Paese.
Partiamo dalla considerazione che nessun Paese al mondo assomma beni artistici e culturali come l’Italia, come le statistiche dell’UNESCO stanno a dimostrare.
Ma è anche vero che una buona parte di questo patrimonio è purtroppo gestita in modo non adeguato, quando non addirittura trascurata od in stato di degrado e abbandono.
Crediamo, e lo abbiamo scritto più volte, che massicci investimenti in questo settore in termini di risorse umane e finanziarie, porterebbero ad un miglioramento significativo di questa nostra offerta, con un incremento del turismo e quindi delle entrate per il nostro Paese.
In considerazione dell’enorme debito accumulato negli anni dall’Italia, siamo a chiedere una sorta di scambio: una forte riduzione se non l’azzeramento dello stesso, in cambio del quale il nostro Paese convergerebbe l’impegno di risorse nella ristrutturazione e la valorizzazione di quel patrimonio che tutto il mondo ci invidia e visita ogni anno, riconoscendo a quei visitatori la possibilità di visitare gratuitamente musei, palazzi, ville, castelli, pinacoteche, siti archeologici…
Sarebbe una sorta di scambio fondato sul fatto che queste immense ricchezze, benché appartenenti all’Italia, sono in realtà un patrimonio dell’umanità intera, ed è interesse di tutti fruirne nel miglior modo possibile.
Il nostro Paese si impegnerebbe, da parte sua, a formare una nuova generazione di professionisti, assumendo centinaia di giovani specializzati nel settore che andrebbero, con la loro professionalità, ad accompagnare i turisti nelle loro visite ai nostri siti, musei e pinacoteche, in modo da integrarle adeguatamente con una offerta culturale di alto profilo.
In questo modo, si contribuirebbe non poco a contrastare la disoccupazione giovanile, sviluppando peraltro un settore che da sempre ci vede in prima fila a livello mondiale, e che non a caso da molti è stato definito come “Il nostro Petrolio” che forse finora non abbiamo saputo valorizzare in modo significativo.
Sappiamo che si tratta di una proposta dirompente, per la sua originalità, ma siamo convinti che potrebbe fornire alle SS. LL. un importante spunto di riflessione, nell’interesse primario del nostro amato Paese.
Vi ringraziamo per la cortese attenzione, e restiamo in attesa di conoscere la vostra opinione su quanto rappresentato.

Cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930