La legge 22 maggio 2017, n. 81, “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” ha previsto, all’articolo 18 “Lavoro agile” (noto anche come smart working nella sua forma anglosassone)

Telelavoro ed emergenza sanitaria marzo 2020

“Le disposizioni del presente capo si applicano, in quanto compatibili, anche nei rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, secondo le direttive emanate anche ai sensi dell’articolo 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124, e fatta salva l’applicazione delle diverse disposizioni specificamente adottate per tali rapporti”.

Tale modalità consente al dipendente di lavorare da remoto (da casa o comunque non in presenza sul posto di lavoro): per i pubblici dipendenti le modalità del telelavoro sono dettate dalle linee guida pubblicate sulla G. U. 17 luglio 2017 n. 165 con la Direttiva N. 3 del 1 giugno 2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri.

ll lavoro agile contiene gli indirizzi per l’attuazione dell’articolo 14 della Legge 7 agosto 2015 n. 124, che delegava il Governo alla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, prevedendo l’introduzione di nuove e più agili misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei propri dipendenti.

La Direttiva ha previsto, sin dal 2017, l’attivazione da parte dell’Amministrazione nei successivi 3 anni di misure idonee a collocare almeno il 10% dei dipendenti in attività di telelavoro, a richiesta, a parità di condizioni con gli altri dipendenti e senza penalizzazione alcuna, in termini di retribuzione e carriera.

La riforma Madia sulla materia specifica ha previsto di affidare ad un team di esperti la verifica della fattibilità della modalità del telelavoro per un determinato ufficio, al fine di garantirne la produttività e l’efficienza.Questo perché non tutte le attività sono convertibili al telelavoro, come ad esempio quelle per le quali non sia possibile la lavorazione di una ingente quantità di documenti cartacei all’esterno della sede di lavoro o quelle che richiedono una frequente interrelazione con altri dipendenti o con utenti esterni o interni presso la stessa sede di lavoro. In considerazione del perdurare della emergenza sanitaria determinata dalla propagazione ancora controllata ma del tutto imprevedibile del virus COVID-19 e della conseguente chiusura delle scuole e delle Università,come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 Marzo 2020, si pone come assolutamente necessaria l’adozione della modalità del telelavoro all’interno degli uffici pubblici del Comparto Funzioni Centrali, nella misura più ampia possibile, al fine di limitare quanto più possibile gli spostamenti delle persone e i contatti ravvicinati tra gli stessi, mantenendo nel contempo attivi i servizi e le attività della pubblica amministrazione.