DECALOGO PER UNA PROFONDA RIFORMA DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI


  1. Riscrittura dell’ordinamento professionale del personale dipendente del Ministero dei Beni artistici, culturali, ambientali e del turismo con la previsione di nuovi profili di esperti, altamente specializzati, da destinare all’interno di musei, pinacoteche, siti storici ed archeologici, al fine di offrire ai visitatori un efficace servizio multilingue di consulenza e accompagnamento, per trasformare la visita in una esperienza culturale di alto livello.
  2. Assunzione di centinaia di giovani, preparati e specializzati, da inserire nei profili di cui al punto precedente, assicurando così quel ricambio generazionale ormai indispensabile.
  3. Adeguamento dei livelli stipendiali di tutto il personale dipendente del MiBACT agli standard europei, tenuto anche conto del valore altamente strategico per l’economia del nostro patrimonio artistico e culturale e del movimento turistico indotto.
  4. Impiego di risorse necessarie per la manutenzione delle migliaia di siti culturali e poli museali, molti dei quali versano in condizioni critiche, al fine di garantirne l’adeguata conservazione.
  5. Impiego di risorse per la valorizzazione specifica di alcuni siti di fama mondiale, attraverso la creazione di percorsi multimediali ed esperienziali, al fine di aumentarne l’attrattività per i turisti, stranieri e non solo.
  6. Creazione di diversi circuiti per l’acquisto dei biglietti di ingresso, con l’inserimento degli stessi all’interno di pacchetti acquistabili dai turisti stranieri, allineandoli al costo, spesso molto elevato, degli ingressi nei musei negli altri Paesi.
  7. Incentivare in modo diverso i turisti italiani, considerato l’attuale difficile momento e la contrazione dei viaggi all’estero, prevedendo promozioni ed agevolazioni agli ingressi, per incoraggiare il turismo nostrano, soprattutto nella propria città o regione di residenza.
  8. Supportare in ogni modo l’industria ricettiva, alla luce delle gravissime perdite economiche provocate dall’attuale pandemia, al fine di non uccidere migliaia di imprese che rappresentano una delle eccellenze del nostro Paese.
  9. Pieno rispetto della recente normativa relativa alla prevenzione del rischio di contagio da covid-19.
  10.  Applicazione della modalità di lavoro agile, secondo le modalità previste dalla normativa specifica vigente sin dal 2017, con l’obbligatorietà per legge di concessione ai dipendenti residenti a oltre 30 Km dalla sede di lavoro.

          Il Coordinatore Nazionale    Monfrecola Vincenzo                                              

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