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La discontinuità declinata in salsa Meloni.

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi a Palazzo Chigi, per esaminare e approvare un ordine del giorno con un decreto unico che contiene diverse misure per un totale di 9 articoli che riguardano norme in materia di Giustizia, di contrasto al Covid e una stretta ai raduni come i rave party

Nel testo approvato ci sono:

  1. le misure riguardano la gestione della pandemia di Covid, con l’anticipo della fine dell’obbligo di vaccino per i sanitari. Stop a partire da domani primo novembre all’obbligo vaccinale anti Covid per medici e professioni sanitarie. E sempre sul tema Covid, ma fuori dal Cdm, dobbiamo registrare che è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Lo prevede una a nuova ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci. Scade infatti oggi la precedente ordinanza che stabiliva l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie
  2. le norme urgenti in materia di Giustizia, tra cui il rinvio dell’entrata in vigore della riforma penale e ergastolo ostativo. L’attuazione della riforma Cartabia slitta al 30 dicembre. Il rinvio è finalizzato a garantire con più tempo le migliori condizioni per la piena attuazione della riforma e nel rispetto scadenze Pnrr. Ed è una risposta alle sollecitazioni che erano giunte dai 26 Procuratori generali con una lettera al ministro Nordio.  La data del 30 dicembre scelta per il rinvio dell’applicazione della riforma Cartabia sulla giustizia penale consente di rispettare gli impegni assunti con la Ue. Il Pnrr prevede che la riforma debba essere applicata entro la fine dell’anno , scadenza a cui è legata l’erogazione dei fondi
  3. la stretta sui raduni pubblici come i rave party, un tema al centro dell’attualità in queste ore con il caso di Modena. La norma prevede la “prevenzione e il contrasto dei raduni illegali”:  reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”, si legge nel testo circolato, nella parte che riguarda il contrasto ai rave party. In caso di condanna, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”

Il Consiglio dei ministri ha infine approvato la nomina dei sottosegretari e dei viceministri, di cui ora si attende la lista.

“Sapevamo che voleva procedere velocemente ma non ci aspettavamo che il primo CdM fosse dedicato proprio a questi argomenti e pensavamo si limitasse a lasciar cadere le norme precedenti. Ci ha sorpresi.” ha commentato il Segretario Generale, Adamo Bonazzi che ha continuato: ” ora attendiamo di vedere in concreto il testo del decreto per capire l’effettiva portata del provvedimento in tutti i suoi risvolti. Anche perchè c’è sulla materia forte contenzioso e come è stato scritto questo provvedimento può incidere e non poco.”

Ufficio stampa

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