Signor Ministro, Le scriviamo alla luce delle enormi possibilità che il varo del Recovery Plan offre in termini di innovazione, miglioramento degli assetti organizzativi e potenziamento degli organici, anche per il personale dipendente del Ministero dell’Interno inquadrato nel contratto delle Funzioni Centrali.

Crediamo infatti che il personale civile del dicastero da Ella diretto svolga compiti essenziali, e meriti i giusti riconoscimenti del prezioso lavoro svolto, a cominciare da un congruo adeguamento dei livelli stipendiali, ancora troppo bassi rispetto agli omologhi degli altri Paesi della Unione Europea.

Crediamo che il momento storico attuale sia propizio all’avvio di un effettivo programma di assunzioni, che vada ben oltre i numeri stabiliti dal recente piano triennale per i fabbisogni del personale, in considerazione delle gravissime carenze di organico (oltre 3500 unità) e dei pensionamenti che nel prossimo biennio supereranno il 5% delle attuali presenze.

Inoltre, le massicce immissioni di personale civile, serviranno a liberare il personale del Comparto Sicurezza dagli incarichi attualmente ricoperti all’interno degli uffici, per destinarlo al controllo del territorio e al contrasto alla criminalità.

Nell’ottica del miglioramento degli assetti organizzativi, si pone come centrale la  creazione dell’Area Quadri, indispensabile per garantire il collegamento funzionale tra i dirigenti e gli impiegati, mentre andrà introdotta, a regime, la procedura concorsuale per il passaggio tra le aree, con la possibilità per il personale interno di derogare dal possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno, facendo valere quello immediatamente inferiore, valorizzando l’esperienza professionale maturata, i percorsi formativi intrapresi e mediante l’attribuzione di punteggi corrispondenti e crediti formativi.

Da ultimo, ma non certo per importanza, chiediamo il pieno rispetto della normativa relativa alla prevenzione del rischio di contagio da Covid-19 in tutti gli uffici, così come l’applicazione della modalità di lavoro agile ove compatibile con le diverse attività, prevedendone per legge l’obbligatorietà di concessione ai dipendenti residenti a oltre 30 Km dalla sede di lavoro.

La ringraziamo per l’attenzione, confidando nella Sua condivisione su quanto rappresentato.

Il Coordinatore Nazionale Paola Saraceni      

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