Lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli

Gentile Ministro,

con la presente Le porgiamo il nostro benvenuto, insieme con i migliori auguri di un proficuo lavoro.
Nel presentarci, vogliamo evidenziare che siamo un Sindacato indipendente ed europeo, nel senso che crediamo fermamente nel progetto Europa, nato oltre mezzo secolo fa con l’Italia protagonista; nondimeno, sappiamo anche essere molto critici quando l’Unione palesa le sue inefficienze ed i suoi errori o quando, come troppo spesso è accaduto, contrasta gli interessi italiani a vantaggio soltanto di alcuni tra i partner.
Dobbiamo purtroppo constatare che nel corso degli ultimi anni si sono succedute nel nostro Paese troppe tragedie: gli incredibili disastri ferroviari, il crollo di viadotti sulle autostrade, la distruzione di case ed interi paesi causata da frane, smottamenti, valanghe.
In tutte queste tragiche circostanze abbiamo dovuto piangere dei morti, vite spesso molto giovani, stroncate da un destino crudele: ma davvero possiamo parlare di destino?
Forse sarebbe più corretto dire che le morti accidentali di tanti cittadini si sarebbero potute evitare, se certe opere pubbliche fossero state eseguite con scienza e coscienza, forse senza l’ombra lunga della corruzione che troppo spesso inquina questo settore fondamentale per lo sviluppo del Paese.
Ricordiamo, uno per tutti, il caso dell’hotel Rigopiano in Abruzzo, in questi giorni tornato all’attenzione dei media e tragicamente emblematico: una bellissima struttura ricettiva costruita in una zona ad altissimo rischio, ubicato in una vallata sotto importanti massicci montuosi, e per questo soggetta ogni inverno a nevicate massicce, ed in più in una zona ad alto rischio sismico.
Il risultato di tanta negligenza, approssimazione ed incuria è stato sotto gli occhi di tutti: una immane tragedia che poteva e doveva essere evitata, aggravata anche dal ritardo e della mancanza di coordinamento dei soccorsi.
Sicuramente poi il Paese ha visto all’opera moltissimi esperti, volontari, forze armate e di polizia, che con il loro impegno e la loro abnegazione hanno tentato di salvare più vite umane possibile.
Ma questo eroismo del giorno dopo, Signor Ministro, se rende onore al popolo italiano, non lo rende al mondo della politica, che di tante tragedie è stato purtroppo talvolta, in diversa misura, complice.
Sicuramente una diversa politica del territorio, più attenta agli equilibri dell’ecosistema e agli interessi dei cittadini renderebbe il nostro Paese più efficiente e più sicuro, meno bisognoso di atti eroici e di gesti estremi.
Il potenziamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture e dei trasporti devono rappresentare una priorità per il progresso del Paese; ma questo deve procedere al riparo da infiltrazioni della criminalità, dalla corruzione, dal sottobosco dei subappalti che ingrossano le tasche di tanti avventurieri, a discapito dei cittadini onesti.
Chiediamo che il suo nuovo mandato possa caratterizzarsi con una lotta senza quartiere a questo malaffare e che si proceda, , in modo rapido, efficiente e trasparente alla modernizzazione del Paese, al fine di renderlo finalmente degno di stare a testa alta in quell’Europa che troppo spesso ci ha trattato da parenti poveri.
Confidiamo nel suo impegno in questo senso, signor Ministro, e la salutiamo cordialmente, in attesa di conoscere le Sue determinazioni sull’argomento.

Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930